Gengive infiammate: a chi non è mai capitato?

Hai le gengive infiammate? Ecco la cura: più o meno tutti, almeno una volta nella vita, facciamo i conti con le gengive infiammate. Una patologia quasi sempre non grave e che non necessita del Pronto Soccorso. Anche se, se non si risolve spontaneamente in pochi giorni, deve sempre essere sottoposta all’attenzione del dentista di fiducia. Mentre si aspetta la data stabilita per l’appuntamento, però, si può iniziare ad agire autonomamente. Per sfiammare e rendere meno doloroso e più veloce il percorso di guarigione.

Tutte le cause dell’infiammazione gengivale

Le gengive infiammate possono avere diverse cause.

Le più comuni:

• • banalmente, un calo di efficienza del sistema immunitario, dato da un raffreddore, un’influenza o dal semplice stress;

• • cause batteriche, per scarsa igiene o per placca e residui di cibo depositati nel solco gengivale;

• • tartaro depositato da tempo alla base delle gengive;

• • irritazione, magari a causa di alimenti duri o che graffiano, troppo salati, oppure da uno spazzolino o detergenti eccessivamente aggressivi;

• • concausa di altre patologie virali o batteriche, per esempio sinusiti o otiti;

• • effetto collaterale di alcuni farmaci.

I sintomi delle gengive infiammate

Ci si può accorgere da soli di avere le gengive infiammate, semplicemente osservandole alle specchio. Una gengiva sana è rosea, soda, turgida e liscia. Quando invece è infiammata appare rossa, sanguinolenta o coperta da piccole piaghe biancastre o giallastre, dette anche afte. Queste ultime possono essere molto fastidiose e dolorose e impedire anche un’agevole masticazione. Generalmente, alle gengive infiammate si associano alitosi e/o la sensazione di avere costantemente uno sgradevole sapore in bocca. Uno dei primi sintomi che deve far pensare a un’infiammazione gengivale è, senza dubbio, la presenza di sangue quando ci si lava i denti. Seguita dal dolore o fastidio quando si mangia o si beve.

Come si curano le gengive infiammate

L’infiammazione gengivale può essere lieve e transitoria. In questo caso, entro un paio di giorni, i sintomi scompaiono e le gengive tornano spontaneamente ad avere un aspetto roseo e sano. Quando, invece, siamo di fronte a un’infiammazione più seria, è assolutamente necessario prenotare una visita dal dentista. Questo per escludere che le gengive infiammate siano solo un sintomo di una patologia più grave, sulla quale intervenire. Nella maggior parte dei casi è sufficiente una seduta di igiene. L’igienista dentale rimuove la placca, il tartaro e i residui di cibo annidati nel solco gengivale. Che favoriscono la formazione di batteri. Dopo questa pulizia, solitamente, entro pochi giorni si ripristina la perfetta salute gengivale. Nei casi più gravi, invece, il dentista può prescrivere una terapia farmacologica. Soprattutto se la patologia gengivale è di origine batterica. In questo caso può essere necessario ricorrere agli antibiotici, contestualmente alla pulizia professionale.

Cure soft per le gengive infiammate

Mentre si attende l’appuntamento dal dentista è possibile curare le gengive infiammate per minimizzare il fastidio.

Alcuni suggerimenti:

• • farsi consigliare dal farmacista un collutorio anti-batterico da banco, così da iniziare a sfiammare le gengive e trovare un po’ di sollievo;

• • effettuare degli sciacqui con acqua e bicarbonato che, nonostante il sapore poco gradevole, è un blando disinfettante e contribuisce anche a rendere i denti più bianchi;

• • fare degli impacchi con la camomilla sulle gengive, tiepidi, sfruttando così le sue proprietà lenitive e addolcenti;

• • la stessa cosa si può fare utilizzando tisane a base di malva, che lenisce il dolore e il fastidio;

• • evitare cibi e bevande troppo caldi o freddi;

• • prediligere alimenti morbidi, che non richiedano un grande sforzo di masticazione, per non irritare maggiormente le gengive già provate.

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