Come detrarre le prestazioni sanitarie e le cure dentistiche effettuate all’estero

La scelta di curarsi i denti all’estero

Ogni volta che si usufruisce di una prestazione medica si ha diritto alla relativa detrazione fiscale. La detrazione può essere effettuata per spese mediche superiori ad euro centoventinove e undici centesimi.
Quest’agevolazione è un diritto che ben conosciamo, ma cosa accade quando la prestazione medica si effettua in un paese straniero? Si tratta di un’ipotesi realistica: accade quando, nel momento di necessità, non ci si trova sul territorio nazionale, o magari quando si sceglie proprio di effettuare un intervento medico dentistico all’estero.

Le cure dentali

Negli ultimi decenni si è sempre più diffusa e confermata la scelta di molti italiani di andare nelle vicine Croazia e Albania per le proprie cure dentistiche. In questi paesi le tariffe per gli interventi odontoiatrici sono più basse rispetto all’Italia e la qualità dei trattamenti dentali, così come i materiali impiegati, sono alla pari o superiori all’Italia; appare, quindi, chiaro la ragione per la quale questi viaggi dentali in Croazia e in Albania siano diventati così popolari fra gli italiani.
Le spese per questa tipologia di cura sono solitamente al di sopra dell’importo esente e sarebbe un peccato non riuscire a detrarle perché effettuate fuori dall’Italia.
Vediamo allora come fare per non perdere le detrazioni sulle spese mediche dentistiche pagate all’estero.

Come detrarre le spese

Le spese mediche effettuate nei paesi al di fuori dell’Italia sono soggette alla medesima detraibilità di quelle di cui si usufruisce nel nostro paese.
Per detrarre le spese mediche sostenute in altri paesi si effettua la stessa prassi di quelle italiane: il dichiarante allega alla dichiarazione dei redditi la fattura di spesa intestata a lui o ai familiari a carico, così da ottenere le detrazioni spettanti.
Una valutazione a parte deve essere fatta per tutte quelle spese fatturate in lingua straniera: infatti, possono essere allegate alla dichiarazione dei redditi solo le fatture in lingua italiana, inglese, francese, spagnolo e tedesco. Per le fatture stilate in altre lingue è necessario che esse vengano presentate con traduzione certificata.
La traduzione certificata viene rilasciata dal tribunale e ha un costo che varia a seconda della lunghezza del testo e della lingua da tradurre. Le tariffe per questo servizio, in alcuni casi, possono sfiorare e superare i cento euro.
Questo costo impatta sulla spesa complessiva e inevitabilmente deve essere considerato quando si decide di curarsi all’estero, soprattutto in quei paesi che non emetteranno i documenti di spesa nelle lingue accettate senza traduzione.
Proprio per questa ragione è meglio valutare l’opportunità di effettuare la prestazione medica all’estero, in special modo se l’importo della spesa non è particolarmente alto.

La traduzione asseverata

Nei casi nei quali comunque serve una traduzione certificata è necessario rivolgersi ai professionisti del caso. Trattandosi della certificazione legale di un documento è bene che la documentazione medica venga affidata ad un traduttore iscritto all’albo professionale. Per asseverare la traduzione, il professionista dovrà portarla in tribunale e farla certificare. Inoltre, sara’ necessario applicare una marca da bollo del valore di euro sedici ogni quattro fogli tradotti e certificati.

In viaggio tranquilli

Ora possiamo decidere con meno indugi di recarci dal dentista in paesi come Croazia e Albania per occuparci delle nostre cure dentali: sappiamo come comportarci con il fisco, e come detrarre le spese mediche e dentistiche.

Visits: 556